Il termine kundalini, è orientale – e in sanscrito, gli è stato dato il significato di serpente o potere del serpente. E ciò per diversi motivi. Innanzitutto bisogna ricordare come, in Occidente, il serpente non sia certamente un animale particolarmente amato, anzi spesso è circondato da un alone di paura e ribrezzo. Nella religione cristiana il serpente viene considerato il tentatore per eccellenza, il diavolo, l’animale che tentò Eva affinché mangiasse il frutto proibito e lo facesse mangiare anche ad Adamo. In moltissime immagini sacre, la Madonna è appunto raffigurata mentre schiaccia sotto il suo piede nudo la testa del serpente. Si tratta, quindi, di un animale che nell’inconscio collettivo occidentale e, soprattutto, cattolico-cristiano, rappresenta il Male, la tentazione, la paura. Tutti aspetti che fanno parte di una “cultura” che ha duemila anni, che quindi è molto difficile mutare. In Oriente, al contrario, il serpente è benvoluto, spesso è considerato un animale sacro, così come in molte altre civiltà sudamericane o andine. Ma il serpente è un animale sacro in moltissimi altri paesi del mondo, come ad esempio in India, dove il cobra è addirittura considerato una divinità presso le popolazioni di religione hindù. O, ancora, presso gli indiani d’America dove il crotalo (o serpente a sonagli) veniva considerato animale privilegiato in quanto a diretto contatto con lo spirito della Terra e, quindi, con il Tutto. Gli esempi potrebbero continuare all’infinito. Ciò è dovuto al fatto che questo animale significa trasformazione, potere, cambiamento, rinascita, in quanto ha fra le sue prerogative fisiche quella di cambiare pelle, lasciando quella vecchia per la nuova: segno tangibile, dunque, di trasformazione e, a volte, di trasfigurazione. Secondo diversi testi religiosi orientali ma, soprattutto, nella descrizione fisico- energetica del corpo umano, la kundalini è rappresentata da una spirale che assomiglia, appunto, ad un serpente avvolto nelle sue spire, come quando è addormentato. La kundalini si trova alla base della spina dorsale e rappresenta l’energia, il potere che ogni essere umano possiede interiormente e ha la capacità di risvegliare. Utilizzando particolari tecniche di meditazione – quella più conosciuta è senz’altro la meditazione kundalini ideata da Osho e che fu uno dei maestri spirituali più importanti di questo secolo – l’energia ,addormentata alla base della spina dorsale si muove verso l’alto in modo da raggiungere e circondare l’intera spina dorsale in un percorso che si può definire cranio — sacrale. L’energia presente in ogni essere umano, dunque si riattiva in modo che possa risvegliarsi ed equilibrarsi perfettamente. Questa tecnica di meditazione utilizzata da anni anche in Italia in diversi centri di terapie naturali e olistiche o, appunto in campi di meditazione può consentire alle persone di essere più equilibrate e più consapevoli delle grandi energie presenti in se stessa, consentendo la riattivazione di tutte le varie parti: mentale, fisica, emozionale, spirituale. La meditazione kundalini, per chi l’ha sperimentata personalmente, è una grande e profonda esperienza che consente di recuperare, ad esempio, le energie spese durante una giornata di lavoro o quando si è particolarmente stressati. Ma soprattutto consente di riequilibrare tutti chakra corrispondenti ai vari punti della spina dorsale.